Con quella fisarmonica bruciante e l’apporto del baritono di Girotto, mi ha ricordato da vicino la coppia Mulligan-Piazzolla in quel Summit del ’74 che ogni cultore di buona musica dovrebbe tenere in considerazione a ricordo di un raro momento d’incontro tra due geni musicali
Dodici composizioni per altrettanti racconti. Si perché ogni brano è una storia a se che coinvolge un mondo, anime, umori e paesaggi. Disco splendido, nostalgicamente pervaso di "dolorosa" passione e gioiosa vitalità.
Girotto e Abbracciante ci conducono alla scoperta di un disco di assoluto spessore, tanto sotto il profilo compositivo, quanto da quello prettamente esecutivo. Si gode, infatti, del perfetto interplay tra le due voci strumentali in cui nessuna oscura l’altra, ma anzi vi è una vicendevole esaltazione in un crescendo di emozioni.
Capita che il tango riscopra inedite possibilità di sviluppo lirico e melodico quando due strumenti come sax soprano e fisarmonica si sovrappongono ed inseguono la partitura di uno choro. Capita tutto ciò quando ad imbracciare quegli strumenti sono due jazzisti latini completi e creativi come Javier Girotto e Vince Abbracciante, ambedue in diverso modo legati al DNA piazzolliano.
Ne viene fuori un disco sorprendente in cui la melodia ha suo ruolo importante e poco importa se ha le radici nel Sudamerica o in Europa, l’importante è il trasporto e la passione che i musicisti riversano in quello che fanno e che arriva direttamente all’ascoltatore.
Ein akustisches Erlebnis und ein Hochgenuss, vor allem ohne Musette!
Javier Girotto – soprano & baritone sax, quena flute
Vince Abbracciante – accordion
1 – Santuario degli animali
2 – Fugorona
3 – Ninar
4 – Trama della Natura
5 – En Mi
6 – 2 de Abril
7 – Fuga a Sud
8 – Pango
9 – Aramboty
10 – Impressioni di Puglia
11 – Soprano
12 – L’ultima chance
Compositions by Javier Girotto (1, 2, 4, 6, 9 – JP Records); Vince Abbracciante ( 3, 5, 7, 8, 10, 11 – Dodicilune edizioni except 3 Art Communications; 5, 8 Musicomania); Luis Bacalov (12)
Non è certo la prima volta che il jazz e le tradizioni argentine s’innamorano fino a finire in un abbraccio vigoroso, simile a un tango impetuoso e improvviso. Non è neanche la prima volta che la fisarmonica, strumento popolare (se si può dire) che porta nel suo corpo l’eco di un misto di tutti i folclori del mondo, s’imbaldanzisce per uscire con delizia dal suo universo tradizionale. Ma Abbracciante e Girotto (che alterna sax soprano e bariton e il flauto delle Ande), lirici e molto melodici, cercando sempre conversazioni intimiste con i loro strumenti, hanno la sensibilità e il talento di alzare questo esercizio di “stile” al più alto grado di compimento estetico e di poesia sentimentale. Insieme dal 2015, i due artisti propongono una musica originale, regalando “nuovi ponti tra il jazz, il folclore, il tango”, improvvisazione libera e scrittura neoclassica con stralci malinconici e passionali, raffinatezza espressiva del loro universo musicale che si rivolge tanto all’anima quanto al pensiero introspettivo.