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Dora Lewis
Artist: Paola Arnesano & Vince Abbracciante
Label: Dodicilune
Release Date: 2022
Genres: Classic, Duo, Jazz, Vocals
Available Now On:
Album Review

Abbracciante, dal suo canto, usa la fisarmonica come fosse una piccola orchestra, aspirando alla maniera di un mantice l’aria intorno a lui e ricacciandola fuori sotto forma di suoni avvolgenti, intimi, vocianti, jazz, tzigani, latini (Ieri Son Salita Tutta Sola), valzerati (Mercè, Dilette Amiche), classici e folk.

- Flavio Caprera (jazzconvention.net)

Vince Abbracciante, riconosciuto maestro dell’accordion che impressiona ogni pièce di profonde sfumature di quel magnifico lunare Nuevo Tango di cui è denso il suo noto istinto.

- Fabrizio Ciccarelli (RomainJazz.it)

OPERA!

Paola Arnesano – voce
Vince Abbracciante – accordion, arrangements

1 – Sempre Libera Degg’io (La Traviata)
2 – Ieri Son Salita Tutta Sola (Madama Butterfly)
3 – Mercé, Dilette Amiche (I Vespri Siciliani)
4 – Vesti La Giubba (I Pagliacci)
5 – Quando Men Vo (La Bohème)
6 – Di Tal Amor Che Dirsi (Il Trovatore)
7 – Vissi D’arte (Tosca)
8 – E Lucevan Le Stelle (Tosca)
9 – Casta Diva (Norma)
10 – Il Segreto Per Esser Felici (Lucrezia Borgia)
11 – Io Son Docile (Il Barbiere di Siviglia)
12 – Ecco Respiro Appena (Adriana Lecouvreur)
13 – O Mio Babbino Caro (Gianni Schicchi)

Compositions by Giuseppe Verdi (1, 3, 6), Giacomo Puccini (2, 5, 7, 8, 13), Ruggero Leoncavallo (4), Vincenzo Bellini (9), Gaetano Donizzetti (10), Gioacchino Rossini (11), Francesco Cilea (12).
Lyrics by Francesco Maria Piave (1), Giuseppe Giacosa (2, 5, 7, 8), Charles Duveyrier (3), Ruggero Leoncavallo (4), Salvadore Cammarano (6), Felice Romani (9, 10), Cesare Sterbini (11), Arturo Colautti (12), Giovacchino Forzano (13) 

«L’arte dell’arrangiamento, che è anche adattamento della partitura originale a diversi organici strumentali, dovrebbe appartenere a qualsiasi musicista perché aiuta la comprensione di sé stessi proiettandosi negli altri. E così accade in “Opera!”, nel quale la musica si vive “dal di dentro” nell’intimità più sofferta e più oscura e supera quel confine tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. Il secondo, in questa collaborazione fascinosa tra la vocalist barese Paola Arnesano e il fisarmonicista ostunese Vince Abbracciante, riesce nell’impresa di contenere il primo senza alcuna simulazione artistica. Il microcosmo del duo, qui di stampo cameristico, è provvidenziale: perché esplora senza alcune paratie, interne od esterne, un mondo in continua evoluzione dove le sequenze accordali degli scritti originali, la grana compositiva e il forte contenuto emozionale assumono un grande valore intrinseco», prosegue Ielmini. «“Ieri son salita tutta sola”, da Madama Butterfly, ne è uno fra gli esempi più compiuti: basta quella parola “salita”, alla quale corrisponde – come se fosse un incoraggiamento – l’ascesa dell’accordo, per convincersi di quanto la chiarezza vocale, in questo disco, sappia assumere anche i toni di una preghiera dolce e dolente nello stesso tempo. Delicata nel gestire respiro, pause e accentazioni tra teatro e recitazione. Cosa non semplice, soprattutto quando si decide di affrontare un repertorio nel quale ampie e sottili sono le gradazioni di colori e dinamiche. Da Gioachino Rossini in su il canto – in tutte le sue modulazioni, sfumature e sviluppi espressivi – ha definito gusti musicali nei quali Verdi, Cilea, Bellini, Donizetti, Puccini e Leoncavallo hanno giocato il ruolo di primattori attraverso opere nelle quali la sperimentazione, e il confronto con altre culture, hanno divelto antichi codici e vecchi pregiudizi», continua l’autore delle note. «Ecco perché qui la tradizione va di pari passo con la provocazione: questo duo può occupare, con la stessa duttilità, tanto la platea di un teatro quanto la piazza di un concerto folk. Perché la voce, che sale e scende tra gli intervalli calibrando in pochi secondi forte e pianissimo, si sposta lateralmente tra le note trasformando le arie in canzoni. Ci sono frivolezza e tragicità, ironia e sconforto, ribellione ma anche la sconfinata seduzione della speranza (“Vesti la Giubba”). E c’è Abbracciante, che mette sullo stesso piano swing e verve danzante, saggezza popolare e ampia musicalità in veri e propri “caroselli”, dove tutto si ancora ad una perpetua stabilità». (Davide Ielmini)